Camillo Porzio, avvocato e storico scriveva: “Concordemente da tutti gli scrittori é stimata la piú bella regione del mondo, per il clima temperato, la grassezza dei terreni, e per i luoghi piacevoli”. Ovviamente si riferiva alla Campania.
Campania felix
Ager Campanus era la zona che anticamente circondava Capua, da cui si ritiene derivi il toponimo. Era un territorio pianeggiante noto per la generosità del suo terreno. Un’altra ipotesi, infatti, è che il suo nome provenga dalla parola “campagna”, termine che ancora oggi designa il terreno coltivato. Plinio il Vecchio parlò appunto di Campania felix per sottolineare, soprattutto, la fertilità della regione e la gioia con cui i suoi abitanti si dedicavano alla produzione.
L’agricoltura infatti è sempre stata la fonte principale di guadagno della zona, facendo stimare la regione per la sua florida produzione. Ortaggi e frutta, salumi e latticini, seta e lino, l’amatissima mozzarella di Bufala e le famosissime olive di Gaeta. I “vini degli imperatori” decantati nell’antichità da Cicerone, Plinio, Marziale, Virgilio, sono una testimonianza della secolare tradizione del “culto del vino”. La Campania, infatti, è uno dei più antichi nuclei di insediamento della vite. Gli affreschi delle antiche ville degli scavi di Pompei ed Ercolano e i depositi di anfore illustrano come il vino venisse già allora conservato in cantine e finanche etichettato.
I vini della Campania
Anche se oggi di quella Campania felix sembra rimasto poco o nulla, eccetto le testimonianze di un passato glorioso, Vino Felix vuole raccontarla attraverso le sue eccellenze. A cominciare dal vino. Il clima mite e un territorio prevalentemente collinare la rendono ancora oggi adatta alla coltivazione di vitigni di svariati tipi. Si producono, infatti, tantissimi vini sia bianchi che rossi. La Campania nel complesso vanta oggi 15 DOC e 4 DOCG , oltre a 10 IGP. Oltretutto è la regione in cui una sola provincia, l’Irpinia la culla di produzioni vinicole di pregio, vanta ben 3 DOCG. Come la DOCG Taurasi, a base di Aglianico, la DOCG Fiano di Avellino, ottenuto dall’omonimo vitigno, e la DOCG Greco di Tufo.