Dalle vinacce irpine una grappa d’eccellenza

Le grappe irpine inizialmente sono nate dall’esigenza di completare la filiera vitivinicola impiegando gli scarti della vinificazione, ossia le vinacce. Le materie prime provengono dagli areali di produzione delle DOCG dell’Irpinia. Quello che ne viene fuori, distillando separatamente le vinacce di aglianico, greco e fiano, è l’accentuata caratterizzazione dei sentori, per l’Aglianico il cioccolato, per il Fiano il sottobosco e per il Greco la macchia mediterranea, secondo gli esperti.

In questo modo un prodotto che storicamente veniva lavorato esclusivamente nel Nord Italia, è diventato un’eccellenza del Sud. Attualmente le grappe irpine rappresentano una forte identità e prendono il nome da ogni vitigno, distinguendosi appunto in Grappa di Aglianico di Taurasi, Grappa di Greco di Tufo e Grappa di Fiano di Avellino.

Grappa bianca o barricata?

La grappa si definisce bianca quando al termine dei processi di distillazione si travasa in recipienti di acciaio o vetro. Questa tipologia di grappa non subisce alcun affinamento in legno. È incolore e trasparente, con un profumo delicato di vinaccia, fruttato e con un gusto secco. Grazie alla degustazione di una grappa bianca, sarete in grado di capire il modo di lavorare del distillatore e potrete valutare la sua perizia. Questo accade in quanto una grappa bianca non risulta “alterata” dal passaggio in legno, il quale, in alcuni casi, potrebbe anche aiutare a mascherare alcuni difetti, standardizzando le grappe.

Barricato indica un prodotto passato in un certo tipo di botte: la barrique, con determinate misure e di un determinato tipo di legno. Un produttore potrebbe anche decidere di far invecchiare la grappa in una botte di legno di acacia, ad esempio, e in questo caso, anche se l’invecchiamento superasse i 18 mesi, la grappa potrebbe avere un colore molto chiaro, non ambrato come forse ci si aspetterebbe, ma sarebbe il colore corretto, data la botte utilizzata. Ogni legno fornisce colori e aromi diversi e, dove e’ possibile, e’ sempre giusto informarsi del tipo di invecchiamento che il distillato ha subito.

Lascia un commento